HAI PRESO CHILI E NON TI SPIEGHI IL PERCHE’? FORSE INTRODUCI TANTE CALORIE “VUOTE”. I CONSIGLI PER NON SBAGLIARE PIU’.

Se pesandoti la bilancia segna una cifra più elevata rispetto a 6 mesi fa, i casi sono due: o sei un body builder (felice) in fase di “massa” oppure sei ingrassato (e un po’ meno felice!).

Quando si prende peso capita spesso di non rendersene conto; tanti pazienti raccontano di non riuscire a capire come sia potuto succedere. Praticano regolarmente sport, conducono una vita attiva e ritengono di alimentarsi correttamente.


Eppure la bilancia parla chiaro: hanno messo su del peso.


In tali casi mi capita sovente di riscontrare che non è stata posta attenzione alle cosiddette calorie “vuote”.

Esistono determinati alimenti che, traendo in inganno a causa delle loro dimensioni ridotte o per essere erroneamente classificati come salutari o leggeri, fanno immagazzinare tante calorie non preventivate, tanto di poter parlare, in alcuni casi, di calorie “nascoste”.

 

MA COSA SONO LE CALORIE VUOTE?

 

Per calorie “vuote”, si intendono quelle calorie contenute in determinati alimenti, spesso contraddistinti da un elevato apporto energetico, aventi valore nutritivo scarso o addirittura nullo in quanto non posseggono dosi significative di vitamine, minerali e ad altre sostanze benefiche.

 

A poco serve mangiare sano se poi durante la giornata non si presta attenzione all’energia introdotta con gli intermezzi o con aggiunte falsamente innocue. Uno snack, due cucchiai di olio, un caffè in più, una spolverata di formaggio grattugiato sulla pasta possono fare la differenza. Facciamo qualche esempio concreto:

  • Uno spuntino con una barretta multicereale ai frutti rossi, con un peso apparentemente ridicolo di 20-25 grammi, ci porta ad assumere tra le 80 e le 90 calorie, di cui circa il 50% derivanti da zuccheri;
  • Due tazzine di caffè con zucchero comportano un introito di circa 60 – 70 calorie, sempre derivanti da zuccheri;
  • Un cucchiaio d’olio d’oliva, pari a circa 10 grammi, porta all’assunzione di 90 calorie, che pur trattandosi di un grasso buono, può portare allo sforamento del tetto massimo del fabbisogno calorico giornaliero;
  • Una bella spolverata di formaggio grattugiato (10 grammi) sulla pasta al pomodoro comporta un aumento del valore energetico pari a 40-50 calorie;
  • Un bicchiere (250 ml) di succo di frutta ACE (prodotto confezionato)regala ben 110 calorie quasi interamente derivanti da zuccheri semplici (ben 20-25 grammi di zucchero per bicchiere!)

Se in una giornata consumassimo, in aggiunta a quanto solitamente introdotto con la nostra abituale dieta, tutti i sopra elencati alimenti, avremmo introdotto ben 390 Kcal extra e perlopiù derivanti da zuccheri semplici, con probabile sforamento della soglia consigliata dalle linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). 


Supponendo che il nostro fabbisogno energetico sia di 2000 Kcal/die, un surplus calorico giornaliero di tale entità, pari a circa il 20%, ci porterebbe all’inevitabile aumento di peso nel giro di soli pochi mesi.


Gli esempi che ho riportato sopra sono alcuni delle diverse decine di “errori” alimentari che vengono quotidianamente commessi. Un modo valido per scoprire se anche tu ne fai è quello di compilare, per una settimana, un Diario Alimentare, al cui interno riportare ogni alimento, che sia un pasto completo o un caffè, che si consuma. Alla fine del periodo di osservazione avrai così una panoramica della tua dieta e potrai verificare se il tuo regime alimentare contiene delle insidie derivanti da un utilizzo di alimenti con calorie “vuote” o “nascoste”.

Inoltre, se compilato correttamente, potrai consegnare tale Diario al tuo Nutrizionista di fiducia in occasione della prima visita al fine di valutare con lo stesso gli opportuni aggiustamenti per migliorare la tua dieta.

 

Dott.ssa Silvia Sannuto

BIOLOGA NUTRIZIONISTA

 


Studi di nutrizione

Dott.ssa Silvia Sannuto

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