Quando perdere peso non significa dimagrire.

👉PERDERE PESO NON VUOL DIRE DIMAGRIRE! 


Prima di entrare nel vivo del discorso, ti invito ad effettuare una riflessione: ti sarà capitato di conoscere due persone  che, pur avendo lo stesso peso e la stessa altezza, si presentano con una fisicità nettamente differente. Eppure, a parità di peso e altezza, il loro BMI (Indice di Massa Corporea) coincide. 


❓Ti sei mai chiesto come sia possibile una cosa del genere❓


L'occhio non mente. I due corpi non sono affatto uguali. La risposta risiede nella diversa composizione corporea.


Il peso di una persona, infatti, è dato dalla sommatoria dei pesi delle diverse componenti: muscoli, grasso, scheletro, organi, sangue, ecc.


Semplificando, si può parlare di dimagrimento quando, in presenza di un deficit calorico o di un aumentato dispendio energetico, si vanno ad intaccare le "scorte" dell'organismo, depositate sotto forma di grasso, producendo così un calo ponderale.

In molti casi, però, si assiste sì ad una perdita di peso ma che non necessariamente coincide con il dimagrimento in senso stretto, in quanto vi è solo una minima smobilitazione del tessuto adiposo.

Mi spiego. 

Quando una persona si sottopone ad un regime alimentare ipocalorico, noterà dopo qualche settimana una perdita di peso corporeo. Tuttavia questo calo non sarà totalmente imputabile ad una riduzione della massa grassa, in quanto nel computo andranno considerate, in percentuali variabili, le diminuzioni dei liquidi corporei, del glicogeno muscolare e (ahimè) della massa muscolare.


👉Da cosa dipendono queste variazioni percentuali? Come si può puntare ad una riduzione del solo tessuto adiposo?


Non esiste, purtroppo, una regola generale, che possa andar bene per tutti. Avremmo altrimenti trovato la soluzione ai problemi di obesità. 

Sono tanti i fattori da considerare prima di formulare un percorso nutrizionale: peso di partenza, composizione corporea, attività fisica svolta, abitudini alimentari, per citarne alcuni.


Per ottenere una perdita di peso ottimale, con una buona riduzione di grasso, è indispensabile attenersi ad alcune regole, che spesso però vengono stravolte da soggetti non professionisti che dispensano consigli e che divulgano diete totalmente squilibrate o quando si improvvisano diete, senza la supervisione di un esperto.

È il caso di regimi alimentari particolarmente restrittivi sotto il profilo calorico o che prevedono la "demonizzazione" di alcuni dei macronutrienti o di alcuni particolari alimenti in favore di altri.

In queste circostanze è facile riscontrare come la persona, pur avendo registrato un calo di peso, veda ancora la presenza di importanti accumuli di grasso (in genere su fianchi, glutei o pancia) e ciò in quanto i chili persi riguardano prevalentemente liquidi (disidratazione) o peggio tessuto muscolare. Inutile ricordare che la perdita di muscolo crea danni non indifferenti, sia a livello estetico, sia a livello metabolico.


😎Le regole per perdere grasso.


Ai fini di una buona riduzione dell'adipe e quindi di dimagrimento ottimale, è utile attenersi a queste regole:


✅ No a deficit calorici eccessivi o comunque prolungati nel tempo;

✅ No all'esclusione selvaggia di carboidrati e grassi; ricordo che tutti i macronutrienti sono indispensabili, nelle giuste proporzioni, al funzionamento dell'organismo e al mantenimento della funzionalità metabolica;

✅Badare ad assumere proteine sufficienti, utili al mantenimento della massa magra;

✅ Evitare di aumentare in modo spropositato l'attività aerobica/cardio. Piuttosto integrare esercizi con i pesi per il mantenimento della massa muscolare.


Studi di nutrizione

Dott.ssa Silvia Sannuto

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