Se hai avuto esperienze con la dieta ipocalorica probabilmente avrai sperimentato un blocco metabolico.
Anche se la dieta è ottimale e la segui con costanza, dopo un certo periodo ti trovi nella condizione di non perdere più peso.
Cosa sta succedendo?
Si sta verificando semplicemente un nuovo equilibrio omeostatico dovuto al livellamento ormonale, che ha come conseguenza quella di rallentare il metabolismo e arrestare la perdita di peso.
Un minor apporto calorico, infatti, produrrà i suoi effetti sul calo ponderale solo per un certo tempo per poi trovare un progressivo rallentamento, specialmente nel caso in cui il peso da perdere è elevato. L'organismo tende ad adattarsi in fretta ai nuovi apporti e quindi ben presto ridurrà il dispendio energetico, un po' come fa il nostro smartphone quando entra in modalità di "risparmio energetico": si mantengono attive le sole funzioni essenziali.
Ciò spiega perché è importante riadattare le prescrizioni nutrizionali.
A livello nutrizionale si possono imboccare, sostanzialmente, tre strade per superare il blocco. La prima, adottabile solo se il percorso dimagrante è agli inizi e l'apporto calorico pre dieta era elevato, è quella di tagliare ulteriormente le calorie introdotte.
Negli altri casi, invece, si dovrà optare per una dieta a basso contenuto glucidico, con l'obiettivo di smobilitare le riserve lipidiche a scopo energetico, oppure per una soluzione che, a primo impatto, potrebbe sembrare la più stramba: la reverse diet, cioè risvegliare il metabolismo attraverso una dieta a maggior apporto calorico.
Tuttavia non si tratta di soluzioni alternative tra loro: l'adozione di una o dell'altra deve essere frutto di valutazione del Nutrizionista, sulla base della pregressa condizione della singola persona.
Dott.ssa Silvia Sannuto
BIOLOGA NUTRIZIONISTA